martedì 23 gennaio 2024

sabato 15 febbraio 2020

La valutazione a punti, valutare la valutazione formativa. Parte prima

È prassi invalsa tra gli insegnanti (o almeno lo era prima dell’avvento dei registri elettronici) quella di registrare, a fini valutativi, con simboli convenzionali, quali + oppure -, interventi particolarmente pertinenti (o viceversa) dei nostri alunni o quelle prestazioni difficilmente valutabili con un voto, che tuttavia riteniamo meritevoli di segnalazione e memoria, infatti, in genere a fine quadrimestre, si è soliti tradurre il numero dei + e - in un qualche bonus/malus che influenza la valutazione finale.
Insieme ai miei studenti ho deciso di sistematizzare questa prassi attraverso la costruzione di un insieme di regole ben precise.
Riporto di seguito la descrizione di questo metodo così come da me inserita nella programmazione disciplinare iniziale:

*  la valutazione formativa avendo principalmente lo scopo di informare l'insegnante dell'efficacia del suo insegnamento e di aiutare lo studente a superare le difficoltà e migliorarsi non avrà voto, ma solo indicazioni di miglioramento dell'insegnamento e nell'apprendimento. Tuttavia laddove lo studente contribuirà positivamente alla dialettica didattica (ad esempio: commenti pertinenti, dimostrazione di transfer, risposta a domande dal posto, capacità di formulare domande valutanti abilità o competenze in occasione delle interrogazioni collettive, collaborazione con compagni o insegnanti, dimostrazione di spirito d'iniziativa e propositività), l'insegnante premierà lo studente con un bonus (definito +), viceversa in quelle occasioni in cui lo studente interverrà negativamente nell'attività didattica (si faccia riferimento ai suddetti indicatori, da leggere però in chiave negativa) l'insegnante, occasionalmente, registrerà il fatto con un malus (definito -). Al raggiungimento della decima valutazione il computo dei bonus (+1 punti) e malus (0 punti) verrà convertito in un voto numerico segnalato sul registro in base alle opportune competenze/abilità; la valutazione massima, ovvero dieci bonus corrisponderà al voto di nove decimi, in quanto per il conseguimento del voto di dieci decimi occorrerà che lo studente abbia conseguito almeno un superbonus (definito *) mediante un contributo al percorso didattico particolarmente brillante (ad esempio quando lo studente supera le aspettative, dà un apporto personale, sa cogliere anche gli aspetti meno evidenti del lavoro assegnatogli.) Il superbonus (*) in caso di presenza di malus (-) ha la funzione di trasformarlo in un bonus. Altresì il conseguimento di tre bonus (+) consecutivi dà il diritto all'annullamento di un malus (-); inoltre in sede di conversione in voto delle singole valutazioni formative, l'assenza di dimenticanze, nel periodo in cui sono state collezionate le valutazioni, darà diritto ad un ulteriore bonus di 0,5 punti.

Confusi, non è vero? Cerco di spiegare meglio il tutto senza “burocratichese”. In sostanza ogni qualvolta uno studente risponde bene ad una domanda “dal posto” oppure fa un intervento pertinente, questi viene premiato con un + se poi l’intervento/risposta è particolarmente brillante (in termini di competenza) allora lo studente viene premiato con un Asterisco *, invece se la risposta è totalmente o gravemente sbagliata la studente riceve un malus, cioè un -.

Ma dove vanno a finire tutti questi più e meno? In una semplice tabella (come quella riportata nella foto in allegato) con l’elenco dei nominativi degli alunni, una volta che l’alunno ha accumulato dieci valutazioni (dici segni tra più, meno o asterischi) la valutazione dei + e - viene convertita in un voto numerico sulla base di questa semplice formula: ogni + vale un punto ogni - vale zero punti. Facciamo un esempio se uno studente ha raggiunto le decima “minivalutazione” accumulando tre meno e sette più, il suo voto finale registrato sul registro sarà quindi 7. Le cose si complicano per il raggiungimento del voto 10, infatti il voto massimo che è possibile ottenere totalizzando 10 + è quello di  9, infatti per ottenere il dieci è indispensabile non solo che tutte le valutazioni siano positive, ma che almeno una di queste sia costituita da un asterisco (*). L’asterisco è l’ambizione di tutti gli studenti, infatti possiede dei poteri speciali: ogni asterisco trasforma infatti un meno in più (però in questo caso smette di essere un asterisco e viene “degradato” al rango di un semplice +), inoltre è indispensabile per ottenere la valutazione dieci. Conseguenza di ciò è il fatto che occorre ridefinire leggermente le valutazioni più alte Ecco una piccola tabella:

10 tutti valutazioni positive di cui almeno una costituita da un asterisco che non è stato adoperato per annullare un -.

9 10 +
8,5 9 + e un -
Dalla valutazione 8 in poi si può seguire la consueta formula: un punto per ogni +.

Penso che per questo post sia abbastanza; nel corso degli anni il sistema è andato via via arricchendosi di altre variabili che vanno ad influire sulla determinazione del voto finale quali le note di merito e le dimenticanze/ note per compiti non svolti; parlerò di questi aspetti in un prossimo post.

Salvatore Salzillo


venerdì 2 febbraio 2018

NoteTab Light un software gratuito per automatizzare la realizzazione di giudizi e testi standardizzati

www.digisic.it/Appunti01.jpg
Capita talvolta nell'attività del docente di aver bisogno di compilare in maniera semplice e veloce documenti, giudizi e testi standardizzati, in cui si ripetono in modo ricorsivo sempre le stesse definizioni. Sino ad ora ho trovato valido per la stesura dei giudizi infraquadrimestrali e finali il programma Giudizi 2000 di Adriano Agostini [link: http://web.tiscali.it/AandA/giudizi.htm]; tuttavia quest'anno ho deciso di realizzare un piccolo applicativo per semplificare la redazione dei giudizi globali e di comportamento (scuola secondaria di primo grado), che mi consentisse inoltre di, almeno in parte, automatizzare il "calcolo" del giudizio di comportamento, sulla scorta della rubrica valutativa della competenza sociale e civica, in uso nella scuola dove opero.
Per far ciò mi sono servito di un ottimo editor di testo disponibile anche in versione gratuita: NoteTab Light [link: https://www.notetab.com/notetab-light]; il software in questione si presenta quale sostituto "avanzato" del Blocco Note di Windows (Notepad). Tra le tante funzioni di questo programma, vi è la possibilità di realizzare dei documenti, detti clipbook,  costituiti da raccolte di stringhe di testo (o codice), che poi possono essere agevolmente riadoperate nei documenti più vari. Notetab integra al proprio interno un vero e prorio "linguaggio di scripting" che consente di compiere numerose operazioni, oltre al semplice copia e incolla, sui testi dei clipbook.
Servendomi del linguaggio clip e del clip tool integrato al programma (una ricca documentazione è fornita insieme al software) ho creato il clipbook Giudizi.clb [link per il download: www.digisic.it/Giudizi.clb] con cui semplificare ed automatizzare la creazione dei giudizi.
Tra le funzioni che ho implementato nel clipbook vi sono:
- passaggio dal maschile al femminile nei testi sulla base della selezione del sesso dell'alunno;
- un prospetto finale delle scelte effettuate;
- il calcolo del voto di comportamento;

Per chi mastica un po' di coding quanto da me realizzato dovrebbe risultare abbastanza intuitivo, mi sono infatti limitato a prevedere una serie di variabili ed effettuare una semplice serie di elaborazioni condizionali (IF).

L'uso del clipbook è abbastanza intuitivo, una volta scaricato il programma, occorre inserire il file Giudizi.clb dentro la cartella Libraries del software, che funziona in modalità portable e non necessita di installazione, e quindi selezionarlo dal menù clipbook sulla sinistra (scorcatoria da tastiera F4 per visualizzare i clipbook). Dopo aver attivato il clip, è sufficiente procedere con ordine all'inserimento dei dati (partendo dal nome alunno) e alle rispettive voci; concluso il giudizio è possibile, mediante la voce prompt, avere un prospetto finale delle selezioni effettuate, così composto:
- livello selezionato per ognuna delle voci di giudizio;
- numero di ognuno dei livelli selezionati;
- punteggio finale per l'attribuzione del voto di comportamento (secondo i parametri deliberati nella mia scuola)
- giudizio di comportamento.

Ad esempio un prospetto finale potrebbe presentarsi come questo:

Rispettare = INTERMEDIO;
Partecipare = INTERMEDIO;
Collaborare 1 = INTERMEDIO;
Collaborare 2 = BASE;
Impegnarsi = INTERMEDIO;
Processi 1 = BASE;
Processi 2 = INTERMEDIO;
Processi 3 = BASE;
Apprendimenti = BASE;
 ------------------
INIZIALE = 
BASE = 4
INTERMEDIO = 5
AVANZATO = 
PUNTEGGIO = 23
COMPORTAMENTO = BUONO

Non ho previsto che il prospetto finale, attivabile dal comando prompt, fosse inserito automaticamente nel documento, è bene però sapere che esso è selezionabile ed, all'occorrenza, può essere inserito in coda al giudizio, mediante un semplice copia/incolla.
Metto a disposizione di tutti il clipbook da me realizzato, in modo che, chi lo desidera, lo possa integrare ed adattare alle proprie esigenze.
Mi rendo disponibile, nei limiti del mio scarso tempo libero, a fornire spiegazioni e delucidazioni per la modifica del clipbook. Se lo desiderate posso anche realizzare un videotutorial.
Salvatore Salzillo

Link al file: giudizi.clb

Immagine della schermata del clipbook

 



sabato 17 giugno 2017

Uso di ADF e Lim nella didattica dell'italiano... e delle altre discipline

Fotocopiatore con ADF
Adf è un acronimo che sta per automatic document feeder (alimentatore automatico di documenti), si tratta di uno strumento che permette di introdurre più fogli contemporaneamente ed alimentare lo scanner o la fotocopiatrice con una pagina per volta, permettendo all'utente di eseguire la scansione (oppure copiare, stampare, inviare via fax) di documenti formati da molte pagine senza dover sostituire manualmente ciascuna pagina.

l’Adf è oggi presente sempre più spesso anche nelle stampanti multifunzione di medio livello, ma  di fatto è un accessorio standard dei fotoriproduttori/fotocopiatrici presenti nelle nostre scuole. L’Adf è molto utile, oltre che per fotocopiare rapidamente pile di documenti non rilegati, anche per acquisirli digitalmente, sfruttando le funzione di scanner che, ormai, pressoché tutti i “fotocopiatori” hanno.
Durante l’anno scolastico 2016/2017 presso la mia attuale sede di servizio, Scuola Secondaria di Primo grado “Dario CIapetti” di Berlingo (BS), ho pensato di giovarmi didatticamente della possibilità di digitalizzare velocemente una grande quantità di documenti in tempi brevissimi, acquisendo in formato elettronico le prove di produzione scritta dei miei alunni, in modo da poterle proiettare sulla Lim, per effettuarne la correzione insieme agli studenti. Per far ciò mi sono servito del fotocopiatore presente a scuola.

Ho trovato di grande utilità poter disporre della copia digitale delle produzioni scritte degli studenti soprattutto nella didattica dell’italiano. Infatti proiettare sulla lim le prove consente di dare una valenza fortemente formativa al momento della correzione, consentendo utili operazioni “in vivo”, che difficilmente la semplice lettura degli elaborati consente. Mi riferisco in particolare alla possibilità di attivare dei percorsi di riscrittura condivisa che, a mio parere, meglio permettono di acquisire le tecniche e gli stili di scrittura.
Uno dei momenti topici di questa attività è stato quello del coinvolgimento dei ragazzi con domande del tipo: voi come riformulereste questo passaggio oppure quale parola è a vostro giudizio più adeguata in questo contesto? Questo tipo di domande stimolo consentono al docente di mostrare nel concreto ai giovani vari modi e forme della comunicazione scritta. La proiezione su Lim di prove di scrittura fornisce inoltre un prezioso feedback formativo al docente anche per quanto riguarda l’insegnamento dell’ortografia, infatti non mi limitavo a segnalare gli eventuali errori ma chiedevo agli stessi studenti di individuarli, e laddove avessi notato incertezze, procedevo a rispiegare le regole ancora “problematiche”.
Concludo questo articolo con alcuni consigli di carattere pratico.
Per un’agevole digitalizzazione degli elaborati mediante Adf, è bene adoperare per gli stessi dei normali fogli A4. Si possono volendo fornire agli studenti fogli con già stampate le righe, una semplice ricerca Google permetterà di trovare numerosi modelli già pronti.
Per quanto riguarda i formati di acquisizione è bene chiarire che, ovviamente, gli elaborati vengono acquisiti come immagine, tuttavia si possono ugualmente annotare usando il software della Lim. Personalmente preferivo però acquisire in formato Pdf, in quanto trovavo più comoda la navigazione e la visualizzazione degli elaborati usando il mio pdf reader (PDF-XChange Editor della Tracker Software).

giovedì 30 giugno 2011

L'Autovalutazione degli insegnanti


Ho sempre ritenuto utile a conclusione delle attività didattiche stilare un bilancio del mio operato di docente, al fine di individuare punti deboli ed elementi di forza dell'intervento educativo da me attuato, in modo tale da emendare eventuali errori o potenziare quegli aspetti risultati carenti; alla luce di ciò è mia abitudine, a conclusione dell'anno scolastico, chiedere agli studenti di redigere la "pagella" del professore, in cui, anonimamente e liberamente, esprimano un giudizio su me come insegnante e sul mio modo di insegnare .
Ho tuttavia riscontrato che questa modalità d'indagine si scontra con la scarsa propensione degli studenti a formulare un'analisi accurata e concreta, fondata sull'attività didattica del docente, mentre invece spesso essi preferiscono soffermarsi su aspetti di carattere emotivo o addirittura cimentarsi in smaccati esercizi di piaggeria.
Mi sono perciò reso conto che strumento più adeguato, ai fini dell'autovalutazione finale, è sicuramente un questionario semistrutturato con un equilibrato mix di domande a risposta chiusa e risposta aperta; il questionario presenta l'indubbio vantaggio di indirizzare, pur nella libertà di giudizio, l'analisi della percezione dell'operato del docente, fornendo dunque dati maggiormente concreti e accurati.
Di questa mia recente riflessione sono totalmente debitore al Prof. Demetrio Nunnari, che ho avuto la fortuna, nelle mie peregrinazioni da precario, di avere a l mio fianco durante l'anno scolastico appena concluso (2010/2011).
È proprio dall'esame del questionario da lui predisposto per i propri studenti che nascono questa riflessione e questo articolo. Su gentile concessione del Prof.Nunnari metto a disposizione il questionario da lui realizzato per i propri allievi, invito quanti volessero proporre integrazioni o aggiustamenti a questo che ritengo essere un valido strumento di autovalutazione, a farlo liberamente sulle pagine di questo blog.

SCHEDA VALUTAZIONE PERCORSO DIDATTICO

venerdì 5 febbraio 2010

Insegnare e Apprendere con gli ebook

Salve a tutti.

Scrivo questo post per segnalarvi che da oggi e' online sul sito di Garamond l'ebook di Mario Rotta, Michela Bini e Paola Zamperlin:

"Insegnare e Apprendere con gli ebook. Dall'evoluzione della tecnologia del libro ai nuovi scenari educativi", Garamond 2010.

Come è ovvio, essendo stato il libro appena rilasciato, non ho avuto modo di leggerlo, tuttavia, da una prima scorsa, il testo sembra completo e aggiornato.

Come ho già detto, in passato mi sono occupato di e-book nell'ambito del progetto DigiSic. Quanto da me scritto nell'ormai lontano 2004 necessiterebbe di un aggiornamento con tutte le novità che negli ultimi anni si sono affacciate sul mondo del libro elettronico: basti pensare che "all'epoca", gli e-book reader device con tecnologia E-ink erano ancora soltanto dei prototipi mentre oggi si vanno ritagliando una fetta di mercato sempre più consistente, rendendo, forse, finalmente maturi i tempi per l'affermazione dell'e-book...

Il libro di Mario Rotta, Michela Bini e Paola Zamperlin ha senza dubbio il merito di essere aggiornato con tutte le novità che il settore della lettura digitale ha sfornato ultimamente, e può rivelarsi, ritengo, un'utile introduzione allo "strumento" e-book sopratutto per gli insegnanti (a cui il testo primariamente si rivolge) che con questo nuovo oggetto , dovranno, credo, presto o tardi, fare i conti.

Da rilevare il fatto che il prezzo del libro è liberamente definibile dal lettore, ovvero ciascuno può decidere quanto valga l'ebook, e di conseguenza quanto gli sembri giusto pagarlo.

lunedì 7 dicembre 2009

Mappe concettuali nella didattica

Vorrei segnalarvi un sito ricco di risorse riguardanti la didattica con le mappe concettuali:

http://www.pavonerisorse.it/cacrt/mappe/

Approfitto di questa occasione per mostrarvi un lavoro da me realizzato, insieme ad alcuni colleghi, negli anni della Sissis. Abbiamo cercato di affrontare, con l'ausilio delle mappe concettuali, il tema dell'Oratoria romana dalle origini sino all'età augustea.

Corredata all'applicazione vi è una dettagliata presentazione che illustra come si è operato per la realizzazione della stessa.

Principalmente mi sono occupato della realizzazione tecnica del prodotto.

Questo il link del sito:

L'Oratoria a Roma dalle Origini all'Età Repubblicana